MEZZANOTTE DI FUOCO
E’ vero che siamo in austerity e noi, popolo di lavoratori senza più santi, naviganti (a parte Schettino) e solo qualche poeta, ci diamo da fare con il bricolage, ma che dovessimo pure ricorrere alla giustizia fai da te mi pare un pochettino azzardato. Non fosse che la nuova legge sulla legittima difesa ci ha aperto scenari invoglianti per saldare qualche conto in sospeso, pure meditato se vogliamo e senza l’impeto della rabbia, ma ha dimenticato, tuttavia, quanto siamo inesperti sulle novità. Questo fatto che si può sparare durante la notte per legittima difesa senza incorrere nella colpa, vi sembra una bella idea? Senza un libretto di uso e manutenzione, senza un’App che ci spiega esattamente come, quando e perché? Senza l’elenco di tutte le armerie attive H24? E soprattutto senza un programma adeguato delle attività, come quelli delle feste patronali? Già l’orario 20-24 era assegnato alla differenziata, che pur separando la carta dall’alluminio ha aggregato condomini interi davanti ai bidoni colorati svolgendo un ruolo molto più social di quanto si potesse immaginare, ora si aggiunge una opzione che rimanda al nuovo giorno tutti i crimini possibili complicando non poco le uscite in notturna. A meno che, non si è cosi esperti da guerreggiare davanti alla campana del vetro con l’inquilino che sbatte puntualmente la tovaglia da tavola sul tuo terrazzo facendo scattare un alterco che ottimizza pure i tempi e si esce una volta sola. Nella fattispecie, sarebbe opportuno munirsi di arma, leggera, di piccolo calibro, adeguata all’orario e ai sacchetti colorati preferendo le serate dedicate al metallo così, nella peggiore delle ipotesi, l’arma finisce dritta dritta nel contenitore adeguato e la multa, se passa l’assessore, ti viene abbuonata.
Prima di mezzanotte, pur essendo ancora consentite le bombe a mano senza che si possa temere per la sicurezza dei cittadini, (siamo in Italia, dove sono garantite le perfette condizioni di tutela anche ai monumenti, non lo dimentichiamo) è necessario agire con cautela. Ci sono ancora i bambini in piedi e nel rispetto della fascia protetta è opportuno armarsi di una strumentazione semplice ed efficace. Certo, il buio favorisce la buona riuscita di quegli atti criminosi che per gravità ed impegno richiedono un’artiglieria pesante oltre ad una notte senza luna, come nei migliori thriller. Più adatta per i Rambo di nuova generazione, quelli tecnologici che adoperano occhiali a led, sistemi ad infrarossi, mimetica e mitragliatrici stile vietcong. Chissà che la legge passata al vaglio del Senato si faccia carico della divulgazione delle brochure sulle armi da utilizzare per fascia oraria esattamente come è accaduto per i rifiuti. Per ora, all’ampliamento della legittima difesa alle aggressioni notturne, si aggiunge l’esclusione della colpa di chi reagisce in “situazioni comportanti un pericolo per la vita, per l’integrità fisica, per la liberà personale o sessuale”. Che dire, un bel minestrone che comprende pure il “grave turbamento psichico” come condizione aggiuntiva. Non sottovalutiamo che l’iter legislativo tra “uno stop and go” e l’altro ha impegnato circa due anni di attività per arrivare ad un ddl che parla di armare i cittadini disattendendo quelle che sono le reali necessità di sicurezza del nostro Paese. La scarsa presenza delle forze dell’ordine destinate al presidio del territorio e ad arginare qualsiasi tipologia di crimine , ad esempio, rimane un aspetto lasciato in balìa degli eventi che in queste condizioni degenerano quasi fisiologicamente verso drammi irreparabili. E ancora una volta lo Stato si sottrae alle sue responsabilità delegando i cittadini ad una funzione da sceriffo completamente avulsa dal contesto civile nel quale si dovrebbe vivere. Cavalcare l ‘onda della paura della gente che non si sente sicura nella propria città e nella propria casa, inoltre, rappresenta un atto di mera propaganda politica che continua a foraggiare gli umori estemporanei di chi pensa di pareggiare i conti in una giungla camuffata da società risolvendo autonomamente dopo essersi arma-munito. Di assurdità del genere, e in un clima dove oltre alla delinquenza locale si aggiungono frange di stranieri sempre più cospicue ed organizzate che sembrano aver colonizzato il territorio, non ne abbiamo affatto bisogno e che partano dagli amministratori di questa Italia in preda a problematiche sempre più gravi rimane il vero enigma del nostro sistema. Mi sono sempre chiesta, da comune cittadina, se la strumentalizzazione dei bisogni di un popolo possa rappresentare l’unica possibilità di una classe dirigente che rivela sempre di più e spesso la mancanza di contenuti e di responsabilità nei confronti dei territori e degli abitanti. E se i cittadini stessi si rendono conto del basso profilo di una politica che continua a soddisfare i suoi di bisogni mettendo a repentaglio l’incolumità delle città ed esponendole ad aggressioni senza alcuna forma di tutela, consentendo peraltro che i conflitti si consumino tra i cittadini medesimi. Benvenuti nel Far West!
DI TERESA LETTIERI IL 05/05/2017