PANE E OLIO
DI TERESA LETTIERI IL 14/11/2017
Una fetta di pane con olio, un po’ di frutta e una bottiglietta d’acqua. Una nuova dieta detox per una pelle liscia e pura? Un rito zen per consentire all’anima di lievitare verso le alte vette della purificazione? O semplicemente uno spuntino spezza fame? Niente di tutto ciò. E’ il menu riservato ai morosi di una mensa scolastica dell’Aretino, Montevarchi per la precisione, insomma un provvedimento disposto dal sindaco che si è trovato di fronte un buco nel bilancio comunale di circa 500 mila euro dovuto appunto alle morosità accumulate per mense e trasporti. E quando ci si trova in queste situazioni è opportuno adottare delle misure adeguate come prendere i 6 bambini “debitori” della retta ( su 380, fonte Ansa), trasferirli in un’altra sala annessa ma separata (pare per scongiurare eventuali contaminazioni connesse alle allergie alimentari) e somministrargli la “fett’unta”, perché tradire le tradizioni, perbacco, quelle proprio arcaiche! Mi chiedo se, per quanto riguarda i trasporti abbia disposto un razionamento del carburante o un pit stop forzato a orario oppure a giorni alterni o addirittura il fermo dei mezzi per recuperare le risorse vantate obbligando così il pagamento del biglietto. Il chiarimento del primo cittadino sulla tipologia di famiglie che risultano inadempienti ovvero di quelle che non versano in difficoltà economiche suona come una bacchettata della maestra al primo della classe o il sermone del prete durante la messa vespertina che rimprovera le scarse offerte dei pensionati più facoltosi, probabilmente inadatto se la naturale conseguenza è stata di rivalersi sui bambini. E sebbene sia stato sottolineato che nessun infante “resta senza mangiare o messo in un angolo perché vengono avvisati i genitori”, io aggiungerei “Maremma maiala”, ci manca anche il digiuno da morosità ai bambini! Quale scelta migliore per trasferire un messaggio, una informativa, oppure richiamare al dovere il cittadino che non paga la retta per la mensa del figlio se non quello di somministrare cibi diversi e soprattutto ai confini della penitenza? Solo un amministratore acuto, nonostante le incalzanti sollecitazioni adoperate per riempire il “buco”, può pensare di intervenire sui bambini di una scuola per risolvere i problemi economici dell’amministrazione che gestisce affidandogli l’incarico di organizzare una riunione di famiglia con la voce morosità all’ordine del giorno. Un bambino della scuola materna o delle elementari, obiettivamente, nella scala delle sue priorità porta esattamente le entrate ed uscite del conto di famiglia, le spese straordinarie per le riparazioni del congelatore e del calzolaio. Quale stratagemma migliore per risolvere la questione. Giammai, la mensa venga interpretata come un momento tanto importante dal punto di vista educativo ed emotivo, quanto quello didattico. E noi adulti, che della pedagogia siamo cultori, abbiamo pensato alla soluzione più adeguata dal nostro punto di vista, ovvero ob torto collo, rimpinguare le casse comunali. Poco importa se i sei bambini, pensando ad un gioco così come penserebbe qualsiasi bambino, si siano trovati di fronte ad una bella fetta di pane ed olio, un frutto ed una bottiglietta d’acqua (con quale spiegazione?). Poco importa se gli altri 374 bambini o solo quelli della propria classe si siano incuriositi per un menu del genere e si siano chiesti perché. Poco importa delle reazioni, del pianto o delle burle. Probabilmente se avessero consegnato ai bambini anche una comunicazione di avvenuto fermo amministrativo sulla macchina della mamma, come si fa quando si vuole riscuotere un credito, spacciandolo per l’invito alla recita di turno, con tanto di cornicetta a colori o direttamente la cartella di Equitalia addobbata con il rametto di pino silvestre, si sarebbe potuta pretendere una risoluzione anche più tempestiva. Civilmente direi che i servizi vanno garantiti sempre e comunque, valutando le modalità e le scelte da adoperare di fronte situazioni del genere; emotivamente direi che a nessuno dovrebbe sfiorare il pensiero di poter raggiungere un obiettivo attraverso un bambino o un anziano. Che aggiungere oltre…solo che mi è capitato di vedere una femmina di pastore tedesco allattare dei gattini.
